Qualche giorno fa a Londra Paul Lewis, giovane e brillante giornalista investigativo del Guardian, ha spiegato come ha usato twitter in due sue grosse inchieste: le morti, entrambe causate dalla violenza delle forze dell'ordine, di Ian Tomlison, durante il G20 nella capitale inglese, e del rifugiato angolano Jimmy Mubenga mentre veniva imbarcato sul volo British Airways flight 77 per essere rimpatriato a forza.
In entrambi i casi Lewis e colleghi hanno fatto un'enorme lavoro sul terreno (una volta si diceva "consimando le scarpe") per ricostruire fatti e tempi, ma la svolta è arrivata grazie a Twitter.
«Non sappiamo ancora come avviene» osservava lucidamente di Lewis, «ma questi messaggini di appena 140 caratteri sembrano in qualche modo trovare la strada per arrivare alle persone giuste.
È infatti con twitter che i testimone chiave hanno saputo dell'inchiesta di Lewis e lo hanno contattato. E la strada dei messaggi è stata davvero tortuosa. Entrambi avevano lasciato Londra da tempo (uno era negli Usa, l'altro su una piattaforma petrolifera al largo dell'Angola), ma il tweet giusto li ha raggiunti.
occhio guido che c'è un errore ("un'enorme lavoro"...) :)
ciao!
giorgio
Scritto da: giorgio fontana | giovedì, 04 agosto 2011 a 11:44
anche "consimando" le scarpe non mi suona ;), iPad? la tastiera è un po' piccolina ;)
Scritto da: amelia | lunedì, 08 agosto 2011 a 21:36
un debito di gratitudine per quanto riguarda l'illuminazione, im l'incarnazione di un fanatico di iPad .. e poi ho tutto l'amore di controllare ogni ultima traccia del headliner di esso
Scritto da: casino | venerdì, 02 settembre 2011 a 18:11