Il datajournalism, ovvero l'utilizzo di software per dar forma e senso giornalistico a grandi serie di dati sta riscuotendo sempre maggiore attenzione. Geoff McGhee ha preparato un bel video divulgativo durante la sua permanenza a Stanford che vale più di tante spiegazioni.
Journalism in the Age of Data from Geoff McGhee on Vimeo.
In Italia credo che ci sia posto per introdurre alcune di queste innovazioni. Certamente da noi non ci sono le risorse che spesso si vedono oltreoceano (e.g. il budget milionario di ProPublica o i giornalisti-sviluppatori del New York Times), ma grazie alla collaborazione con la Fondazione Ahref di Trento è partito il progetto iData.
L'idea di iData è semplice: creare una piattaforma open-source e non profit per il datajournalism in Italia.
La sua realizzazione lo è meno (come sempre quando si inizia qualcosa di nuovo), ma finora ha suscitato grande interesse ed è stata accolta molto bene anche al Festival di giornalismo di Perugia.
Sul blog di iData è possibile seguire il progresso del lavoro di iData. L'ultima fatica è un primo benchmarking di strumenti per la raccolta, l'elaborazione e la visualizzazione dei dati preparato da Elisabetta Tola che lavora con me al progetto. È una lista densa e in evoluzione, che spero susciti commenti e suggerimenti e che senz'altro espanderemo e approfondiremo nelle prossime settimane.
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