Insieme a FrenchLeaks, guidato da Edwy Plenel di Médiapart.fr (ed ex di Le Monde), un altro grande ex del quotidiano di boulevarde Auguste-Blanqui si cimenta con il web 2.0..
Insieme a Slate.fr, l'ex-direttore Jean-Marie Colombani ha varato WikiPol, un sito collaborativo tra giornalisti e cittadini per ampliare l'informazione sui candidati alle prossime politiche d'oltralpe che ha già un centinaio di schede individuali.
Il taglio è molto diverso da quello di Wikileaks e degli altri sistemi di racconlta anonima di informazione e molto più vicino allo spirito di Wikipedia.
Anche se la strada non è nuova (in Gran Bretagna c'è Help me investigate del bravissimo Paul Bradshaw e in Usa Politifact che ha già fruttato un pulitzer a Bill Adair), ma è interessante vedere che, almeno all'estero, ci sono grandi nomi ed editori non start-up, cominciano a credere nella strada dell'online collaborativo.
Riuscirà il 2.0 ad affrancare l'online dallo stigma di figlio di un dio minore del giornalismo?
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